favolette-olandeseAlcuni tra voi si domanderanno: perchè i floricoltori olandesi posso vendere i fiori in un mercato mentre i floricoltori pesciatini saranno costretti a vendere ( sic ) fiori in una tenda?

A questa domanda ci sono molte risposte, spesso di comodo o di parte, purtroppo non così numerose sono quelle veritiere.

Quelli più vecchi, praticamente tutti, si ricorderanno che a scuola esisteva un sistema didattico che usava spesso apologhi, favole, operette morali, per raccontare la vita ed il percorso virtuoso che i piccoli allievi avrebbero dovuto fare.

Per essere semplici proviamo a spiegare il tutto con una favoletta molto nota in olanda, la storia del ragazzino che salvò il paese.

C’era una volta un piccolo ragazzo olandese, Hans Brinker, il quale, mentre passava su una diga andando a scuola, si accorse di una minuscola perdita da dove il mare gocciolava attraverso un piccolo buco.

Pur sapendo che sarebbe finito nei guai se fosse arrivato a scuola in ritardo, il ragazzo infilò il suo dito nel buco e fermò il flusso dell’acqua.

Più tardi, un passante lo vide e andò a cercare aiuto. L’aiuto arrivò sotto forma di altri uomini che erano capaci di riparare la diga e di sigillare la perdita.

Fu così che la città di Haarlem si salvò.

Perchè la tragedia sia evitata serve che qualcuno noti un piccolo segnale, intervenga non pensando al suo solo tornaconto, avvisi, e che altri uomini disinteressati accorrano e insieme si trovi la soluzione che impedisca la catastrofe.

La morale è che solo il comportamento coeso e teso al bene comune risolve.

Quando alla fine degli anni 80 si coglievano i segnali che hanno portato all’attuale situazione del mercato floricolo italiano, Flora Toscana (allora Toscoflora & Geo-Flor) era fortemente presa dai piani di sviluppo messi in piedi dai propri soci. Partecipava alle riunioni organizzative dell’allora COMICENT.

Più volte Flora Toscana ha cercato di far capire che il nostro mercato era sempre più antiquato, privo di sistemi innovativi di gestione del prodotto, e ahimè, sempre più un mercato di rivenditori e sempre meno di produttori.

Perchè nessuno ci ha ascoltato? Perchè non siete corsi nelle vostre associazioni per reclamare quel cambiamento? Perchè non avete agito insieme?

Ecco forse la parola è proprio questa, quella che non entra in testa: INSIEME.

Le cose, per divenire visibili, dovrebbero essere fatte insieme: quello che i soci della nostra cooperativa provano a fare con sacrificio da quasi 50 anni.

Siamo qui a reggere la diga, vuol venire qualcuno a dare una mano?

 

Claudio Michelotti

(resp. Sviluppo Processi Aziendali)

Claudio Michelotti lavora in Flora Toscana dal 1985. E’ un profondo conoscitore del comparto floricolo. Perito agrario diplomato a Pescia, si è formato in cooperativa. Dotato di innata capacità innovativa ha svolto molteplici funzioni fra cui una esperienza commerciale e di approfondimento in Olanda dove ha dove ha soggiornato per lunghi periodi.